domenica, settembre 21, 2008

I wannabe a part of it, New York, NY

Ammesso e non concesso che 

il leader della sinistra debba necessariamente essere un signore che perde sempre, non ne imbrocca una, ed è alla costante ricerca di status symbol veteroborghesi

allora

forse, dico forse, tra D'Alema con le sue barche e Veltroni con i suoi salottini a Manhattan preferivo il primo.

(Anche se, potendo scegliere, io Manhattan. Non so andare in barca, e a occhio mi sembra un investimento migliore).

Sull'argomento mi sembra che i blog stiano regalando, ne cito un po':
Ecco, io stenderei un velo di pietoso silenzioso su questa cosa che il principale esponente dello schieramento da me votato sta a fare il fighetto nei salotti dell’Upper West Side mentre qui sono cazzi amarissimi. (Piovono Rane)
Adesso va meglio. Mi sto rilassando. Alitalia in bancarotta. Recessione mondiale. Tempesta finanziaria. Strage di camorra a Napoli. E poi B. che fa il bello ed il cattivo tempo. Lui però è tranquillo. E si rilassa. A New York, cogli intellettuali. Senza Robert Kennedy non sarei me stesso. E poi. Se vince Barack cambia tutto, anche in Europa. E allora, di che preoccuparsi. Se vince Barack. Se lui è tranquillo. Rilassiamoci. (Giusec)
Ce mi frega se il mondo casca quando c’ho Times New Roman 18 interlinea 2,5 dapresentare. (Stati di Sonnolenza)

Nessun commento:

Posta un commento