giovedì, luglio 19, 2007

burning Gianni Togni (e Pippo Collini)

Tornando da Bologna, mi ritrovo in un ingorgo a quattro corsie sull'A1, e Isoradio trasmette Gianni Togni. Mentre fuori il catrame si squaglia cotto dal piombo delle marmitte, e non c'è modo di sapere se ci sono 40 km di fila o 4, Togni si domanda come stare fuori dal tempo mentre fuori è mattina presto, ni ni ni ni ni ni ni. Ni ni? Ma come fai a cantare ni ni? Posso capire du du du e la la la, ma ni ni ni ni?

Io odio Gianni Togni, odio Umberto Tozzi Renato Zero Sandro Giacobbe i Cugini di Campagna e tutti i cantanti maschi italiani dei tardi Settanta, salvo qualche cantautore che ascolto comunque con moderazione. Non credo all'esistenza attuale di una o più persone in grado di ascoltarli volentieri; considero tragico il fatto che questa una o più zombies siano stati assunti come dj di Isoradio.

Non solo, ma il fatto che io abbia mosso i primi passi su un pavimento nello stesso periodo in cui queste canzoni andavan forte sulle frequenze AM mi rende particolarmente vulnerabile ad esse - come con Superman la kryptonite - ora per alcuni mesi nessuno riuscirà a levarmi dalla testa Semplice di Gianni Togni. Che per inciso è identica - l'ho scoperto mentre andavo ai 2 all'ora sull'A1 - a Follow you follow me dei Genesis.

E qui improvvisamente tutti i pezzi sono andati a posto. Il mistero di una band progressive inglese che fa successo in Italia prima che in patria. L'amore dichiarato per la Premiata Forneria Marconi. Quella volta che sentii una voce nasale alla radio e mi dissi: Dunque questo è Phil Collins che canta Tarzan in italiano? E invece era Eros Ramazzotti. La storia assurda per cui A groovy kind of love, pur essendo la cover di un pezzo anni '60 sarebbe anche un plagio di Ivan Graziani. E via e via, fino alla surrealtà di un pensionato calvo che cantando riempie Circo Massimo, manco fosse Venditti.

Tutto si spiega, se si svela l'arcano: Phil Collins è italiano. Sarà di Vetulonia o di Frascati, si chiamerà Pippo Collini, avrà suonato la batteria in qualche disco di Riccardo Fogli. E' vero che canta in inglese, ma solo per darsi un tono. Dietro il guscio progressive c'è quel tipo di melodia cantabile ma un po' pesante, che sa di sugo alla melanzana.

Noi facciamo finta di non saperlo, ci raccontiamo palle sul grande artista internazionale, bla bla, ma sotto sotto lo abbiamo capito: Pippo è un paisà. E ce canta 'a canzone duce duce propio cumme piace a noi! E ce piace assai! And that's all.

4 commenti:

  1. Aggiungi "Fiume Sand Creek" di De Andrè vs "Summer '68" dei Pink Floyd

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  2. ma lì il risultato è nettam superiore.
    Se ricordo bene è quella canzone con un intermezzo barocco di fiati che fa molto Initials BB di Gainsbourg.

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  3. Mah, non sono d'accordo. A me per dire, Ginni Togni piace molto più dei Genesis, soprattutto di quelli con Peter Gabriel. E sicuramente più di Gainsbourg

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  4. Ok per sostenere la tua tesi ma immagino tu sappia che anche quella di Graziani è una cover http://en.440forums.com/forums/lofiversion/index.php/t20491.html

    (E quella dei Boney M che protestano con l'autore di "Anna dai capelli rossi" perchè uguale a "Rivers of Babylon" la sai? Lui risponde - Ho fatto come voi, ho solo raddoppiato le note di "Bandiera Rossa")

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