domenica, dicembre 17, 2006

Sono stato un liberale, prima.

Sono stato liberale, liberalissimo. Oltranzista della liberta' quasi. La liberta' di tutti, di Bossi, della destra sociale, dei comunisti, di Diliberto (che qualche volta e' piu' di un comunista), di Mussi, di Scalfaro, di Salvi (e Marx solo sa quanta pazienza e amore per la liberta' mi ci voglia per ascoltare cosa ha da dire Salvi). Ho discusso con socialisti e cenato con vecchi democristiani. Ho diviso bottiglie d'acqua con cardinali e preso aperitivi con forzaitalioti. Ho litigato ferocemente con teocon di tutte le parti, li ho dileggiati e messi alla berlina. Ho offeso craxiani e dalemiani (soprattutto i dalemiani), ho avuto (ed ho) amici e nemici di ogni schieramento e, credo, ideologia.

Ho sempre sostenuto che, perfino nei confronti degli Ultrafascisti e delle teste rasate, le parole sono l'unica possibilita' di trovare una base comune, un senso, una logica di convivenza. Ho sempre pensato che se non si va a capire la radice di certi malesseri, le soluzioni non arriveranno mai.

Ma... ecco... perdonatemi. La Binetti e' troppo. Troppo. La Binetti e' oltre. Non difende un interesse privato o un bene pubblico, non lamenta una diminutio dei propri diritti o una lesione del proprio credo. Vuole semplicemente imporre la propria visione del mondo, religiosa peraltro (rispettabilissima sia chiaro) anche a chi non ha alcun motivo per condividerla (ed anche questo rispettabilissimo). E' come un vegetariano che si batte per vietare il commercio della carne. La signora Binetti , ed i suoi consorziati, spara degli iperboli insensati asserendo di "difendere la famiglia"... da che? Da chi? Chi ha mai messo in pericolo o leso la famiglia?

Inutile soffermarsi su sottigliezze quali il domandarsi sulla base di cosa la "famiglia" e' quella che nasce dal matrimonio: un padre ed i suoi figli non sono forse una famiglia? In cosa i Pacs la minaccerebbero? Vien da domandarsi se questi nuovi infervorati cattolefevriani non intendano per "famiglia" qualcosa di diverso... che so io, una loro "famiglia", un loro bacino di interessi, piu' o meno porporati. Ma son cattivi pensieri... son incubi di balene bianche sponsorizzate da croci dorate.

Rifuggendo da ogni dietrologia, devo rifugiarmi nell'unica realta' che m'appare palese: per essere sicuri che la signora Binetti possa dormire sogni tranquilli, noi siam tutti qui, fermi, ad aspettare, o, magari, come Welby, a soffrire, cosicche' il suo mondo del Mulino Bianco non si sporchi troppo. Non ce la faccio... con quelli come la signora Binetti non riesco a parlare. Con l'egoismo becero e bigotto di chi congiunge le mani invece che i neuroni non ce la faccio. Sarebbe piu' semplice fondare una religione alternativa che ammetta le coppie di fatto e tutto il resto... far loro concorrenza. Creare schiere di beoti alternativi disposte a contrastare le falangi cattofasciste cantando le lodi di un dio altr; pronte a liberarci, con Crociate fatte di convivenze e mancanza di battesimi, da questi Cattolici da fumetto, piu' ansiosi di baciar le sacre pile che di rispettare il dettato del Vangelo (tipo lascia a Cesare...).

Ma se c'e' un Dio (disse una volta qualcuno)...

2 commenti:

  1. e poi sei stato anche radicale, se ricordo bene

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  2. Se questo post diventa un manifesto di qualcosa chiamami: io ci sono. E' chiaro: per un po' ci tocchera' di far mattino per trovare un accordo sulla prima parte. Baci e auguri.

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