domenica, ottobre 01, 2006

mi sanguina il cuore per... Vittorio Zambardino

In questi giorni di finanziaria, in Rete, i professionisti si scoprono in lutto. Devono pagare più tasse, è inaudito! Sentiamoci partecipi al loro dolore, aiutiamoli ad attraversare questa valle di lacrime, anche con qualche accorgimento pratico. Cominciamo con Vittorio Zambardino, giornalista tecnologico:
Ho fatto un po' di conti: si tratterà di tagliare quei due ristoranti al mese fatti per piacere e non per obbligo di lavoro, quei tre o quattro week end fuori l'anno (Così imparano a far le mostre d'arte a giro per l'Italia e non tutte qui vicino a casa mia), qualche libro in meno, qualche dvd non ne parliamo proprio, e l'eventuale gadget (l'anno scorso l'iPod), visto che poi il grosso se ne va per mantenere i figli e pagare casa, che sono attività riservate a noi ricchi. Essenzialmente.

(A parte poi arriverà il battutone delle pensioni: più tardi, più piccola.)

Vediamo, allora.
I ristoranti si possono sostituire con le pizzerie. E ci sono posti che con 3,5 euro di aperitivo ti permettono di strafogarti d'ogni ben di Dio, basta imparare a sforchettare i maccheroni in piedi con nonchalance.
I libri si possono prenotare nelle biblioteche, che però non funzionano in ogni città.
I dvd, avevo sentito parlare di gente che compra i dvd, ma io personalmente non li ho mai visti e non ci credo. I dvd stanno nei videonoleggi e si prendono in casa con tre euro massimo.
L'iPod dell'anno scorso, ti do una bella notizia, funzionerà ancora per un anno. Forse.
I figli e la casa sono roba da ricchi, ti confermo.

Le pensioni... mi dispiace, non posso aiutarti, non conosco questa parola.

Nessun commento:

Posta un commento