martedì, ottobre 31, 2006

iniziate a risparmiare i soldini

Tra un po' è Natale, non sapete più cosa regalare agli amici, ci vorrebbe qualcosa di intelligente ma allo stesso tempo poco impegnativo, ma allo stesso tempo un po' politicamente schierato, ma allo stesso tempo anche pagarlo poco...

venerdì, ottobre 27, 2006

Calando spinaci ...

La puntata dei Simpson di oggi in realtà aveva come oggetto il fenomeno della somministrazione di psicofarmaci agli infanti (nato negli Usa ma, pare, in via d'espansione): alla fine però si lasciava intendere che in realtà Braccio di Ferro è un tossico. La cosa mi ha colpito, non ci avevo mai pensato. Mi chiedo cosa si potrebbe dire di Asterix.

giovedì, ottobre 26, 2006

sincera preoccupazione per l'isola dei famosi

Siccome in casa porto i pantaloni, ma non il telecomando, il mercoledì si guarda la sbobba dei famosi che tanto piace agli intellettuali. Considerazioni originali non ne ho, ma vorrei lanciare un grido d'allarme - che poco a ha che fare con il degradamento culturale, ecc., ecc.. (In ogni caso qui - via Webgol - trovate riassunte tutte le posizioni possibili) No. Io ho veramente paura che qualcuno si faccia del male. Mi sembra che in quella trasmissione non ci sia più nessuno adulto e responsabile.

Uno dei problemi della tv italiana è che tendiamo a dare troppa importanza al conduttore. Veramente troppa importanza. Se azzecca una trasmissione, diventa un Papa. Ma un Papa sul serio: non solo si prende i meriti di tutta la produzione, ma gli vengono improvvisamente conferiti dei poteri ultraterreni. Quello che lega resterà legato, e quel che scioglie, resterà sciolto. Questa inopinata pontificazione, unita a ritmi di lavoro stressanti e a uno stile di vita da superstar, distrugerebbe la psiche di chiunque. Non dico niente di nuovo: gli uomini si montano la testa, le donne tutto il resto.

Se capita poi - e spesso capita - che il Dio di turno se ne vada alla concorrenza, puntualmente ci si accorge che il programma funziona anche senza ldi lui. Non sempre. Ma assai spesso. Altrove sorgerebbe spontanea la domanda: ma non è che li sopravvalutiamo un po', questi conduttori? Non è che li strapaghiamo? Non è che rischiamo di bruciarceli?

Sullo strapotere di Simona Ventura blog più autorevoli di me hanno già detto molto, aggiungendo anche dettagli sulla sua progressiva dissociazione dalla realtà. Sarebbe un problema esclusivamenbte suo - non fosse che questa dissociata ha davvero un grande potere. Non tanto sulla coscienza dei telespettatori italiani (quella l'abbiamo data per persa, ormai), ma sulla vita dei sedicenti famosi.

Per fare una trasmissione del genere ci vorrebbe una gran solidità psicologica. D'altro canto, la gente vuole vedere i famosi dar di matto, e quindi un po' di border line ci vogliono. A questo punto è fondamentale la figura dello psicologo - non sto parlando di Meluzzi, ché secondo me non gli dà retta nemmeno il suo cane, ormai - ma di una o più persone davvero competenti, in grado di dire: sì, questa persona può andare all'Isola (oppure); no, questo è troppo border per andare. E' una mia sensazione o questo psicologo quest'anno non ha lavorato molto bene? O magari è del tutto scomparso, assorbito dalla voluttà di Ventura di elargire quarti d'ora di popolarità a chiunque, a prescindere dalla sanità mentale?

C'è poi un problema fisico. Delle due l'una: o l'Isola è una bufala, dove si fa la fame per finta; oppure le privazioni sono vere: ma in questo caso Leone di Lernia sta davvero rischiando molto. Ha settant'anni, fa la fame, ci sono quaranta gradi e l'umidità al 90%, ecc. ecc. Ci sono settantenni in Italia che crepano per meno; e lui è già stato male. Evidentemente lo staff medico ha dato l'ok. Speriamo soltanto che lo staff medico abbia ancora una competenza che lo staff psicologico ha perso da un pezzo. In altre parole: speriamo che abbiano dato l'ok perché ci credono davvero, e non perché la Ventura ha disperatamente bisogno di Leone perché ha finito i rimpiazzi.

In altre parole: speriamo che ci sia ancora qualcuno sano di mente in cabina di comando. Vale per l'Isola ma anche per la Penisola, che vanno a rotoli per motivi molto simili:

Fase 1) Un personaggio diventa importante e famoso per motivi non sempre nobili e limpidi.
Fase 2) In mancanza di meglio, questo personaggio diventa un punto di riferimento: gli viene conferito un potere immenso, assai eccedente le sue reali capacità.
Fase 3) Il personaggio fa quel che può, quindi sbrocca. Nessuno ha più la possibilità o il coraggio per farglielo capire.

...e pulci siano

Gli occidentali sono sempre meno e Camillo, giustamente, si lamenta.
Il punto è che i nuovi americani sono sempre più asiatici e sudamericani, e sempre meno europei. Non sarebbe un problema se l’Europa fosse consapevole del proprio declino e del processo di colonizzazione che sta subendo a casa propria. I trecento milioni (e 48.000) americani sono pochi, ma gli europei sono ancora di meno.
Gli europei, veramente, sono 460 milioni (dati Eurostat). Parlo dell'Europa a 25: tra un po' entreranno anche Romania e Bulgaria (altri 30 milioni). Poi - volendo - ci sarebbe la Turchia (70 milioni).

mercoledì, ottobre 25, 2006

sia messo agli atti

Visto che a rileggere lo storico par d'essere soltanto dei biechi brontoloni, vorrei fosse messo agli atti che oggi era una splendida giornata: i colori dell'autunno e il sole.
Ma tutto il mese è stato fantastico. Si potesse stabilizzare il global warming su questi valori, io firmerei.

martedì, ottobre 24, 2006

Israele ha usato armi al fosforo in Libano

L'ammissione di Yaakov Edri - che non è un'ammissione da poco - ieri mi pare fosse soltanto sull'Unità (e da PeaceReporter, vabbè).

Qui si potrebbero aprire infiniti discorsi: "non è un'arma vietata dalle convenzioni" (quali convenzioni? Israele non le firma). "Ma le usa soltanto per illuminare" (Edri però non lo ha detto), ecc. ecc. Io, se non vi spiace, resto fermo a quanto ha dichiarato un portavoce del governo israeliano: in Libano sono state impiegate armi al fosforo.

lunedì, ottobre 23, 2006

non era bufalino, ma sbarbaro

Al motto che campeggia sulla facciata: NON SCHOLAE SED VITAE: "Si scrive così, ma si legge: NON DISCENTI SED DOCENTI."

Laurea è dispensa da imparare: il pezzo di carta su cui ci si siede per difendere l'alfine acquisito diritto all'ignoranza.

Ministro della Pubblica Istruzione: mi scalzerei il posto col primo provvedimento: abolirei le scuole. L'istruzione tornerebbe ad essere quello che è: il privilegio di chi la merita. Il quale non avrà bisogno di insegnanti: imparerà da sé - che è il solo modo di imparare.

Poco male tanti analfabeti se gli altri sapessero leggere.

Prova a chiedere a chi parla della nascita gli elementi della sua lingua; al corridore come si va in bicicletta... Insegnare si può solo quello che non si sa.

Camillo Sbarbaro, Fuochi Fatui (1949-45)

domenica, ottobre 22, 2006

Meccanici popolari vs. teorici della cospirazione/3

Ecco la terza puntata dell'inchiesta della rivista americana Popular Mechanics a proposito delle teorie cospirative sull'11 settembre
Le altre puntate : 1 - 2
Ricordiamo che si tratta di un'esclusiva di Piste per i suoi lettori. Solito disclaimer su errori ed omissioni che potete segnalare nei commenti
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Seismic Spikes
Asserzione: I sismografi del Lamont-Doherty Earth Observatory di Palisades, 21 miglia a nord del WTC hanno registrato gli eventi dell’11 settembre. “Le scosse più forti sono state tutte registrate all’inizio del crollo, ben prima che i rottami dell’aereo colpissero il suolo” riporta il sito web WhatReallyHappened.com.
Un redattore di Prisonplanet.com, sito web legato al talk show radiofonico di Alex Jones, dichiara che i picchi sismici (grafico 1)sono “l’inconfutabile prova che potenti esplosioni hanno buttato giù le torri. Il sito web dice che le sue scoperte sono confermate da due sismologi dell’osservatorio, Won-Young Kim and Arthur Lerner-Lam. Ciascun “picco acuto di breve durata”, dice Prisonplanet.com, è compatibile con una “implosione tipo demolizione controllata”

Realtà: “Non c’è base scentifica per la conclusione che furono esplosioni controllate a buttare giù le torri” dice Lerner-Lam a PM. “Quella rappresentazione del nostro lavoro è assolutamente scorretta e fuori contesto”
Il rapporto di Lamont-Doherty include vari grafici che mostrano i rilevamenti sismici prodotti dagli aerei nello schiantarsi contro le due torri così come il crollo successivo di entrambi gli edifici. WhatReallyHappened.com ha scelto di mostrare solo un grafico (grafico 1), che presenta i rilevamenti in un arco di tempo di 30 minuti, con relativi problermi di scala.
Su quel grafico, gli 8 e 10 secondi dei crolli appaiono ingannevolemente come due picchi improvvisi. Il grafico del Lamont-Doherty dove gli stessi dati sono presentati in una scala di 40 secondi (grafico 2)
dà un’immagine più dettagliata: le onde sismiche – blu per la torre sud, rosse per la torre nord – partono piccole e crescono mano a mano che gli edifici rovinano al suolo. Traduzione: niente bombe.

WTC 7 Collapse
Asserzione: Sette ore dopo la caduta delle due torri, la torre 7 del WTC (WTC 7) è crollata. Secondo 911review.org: “Il video mostra chiaramente che non si è trattato di un crollo conseguente a fuoco, ma anche qui di una demolizione controllata, tra gli investigatori su Internet c’è accordo su questo.”

Realtà: Molti teorici della cospirazione indicano il rapporto preliminare della FEMA che dice che i danni alla WTC 7 furono relativamente modesti prima del suo crollo. Col beneficio di più tempo e maggiori risorse, i ricercatori del NIST adesso sostengono l’ipotesi di lavoro che la WTC 7 fosse stata di gran lunga più danneggiata dai rottami cadenti di quanto avesse indicato il rapporto FEMA. “La cosa più importante che abbiamo trovato è stato che c’erano, in effetti, danni fisici sul lato sud della torre 7.” dice Sunder del NIST a PM. “ Su circa un terzo della facciata, verso il centro e verso il fondo – approssimativamente 10 piani – circa il 25 per cento della profondità dell’edificio era stata scavata. Il NIST ha anche scoperto danni, prima non documentati, ai piani alti della torre 7 e all’angolo sud-ovest.
Gli investigatori del NIST ritengono che una combinazione di fuoco intenso e pesanti danni alle strutture abbiano concorso al crollo, anche se per assegnare l’esatta ripartizione dei contributi sono necessarie ulteriori ricerche. Le analisi del NIST suggeriscono che la caduta del WTC 7 sia stato un esempio di “crollo progressivo”, un processo in cui la caduta di parti di una struttura crea squilibri che alla fine fanno sì che crolli l’intero edificio. I video della caduta della torre 7 mostrano incrinature o “incurvature” sulla facciata dell’edificio appena prima che i due attici spariscano dentro la struttura , uno dopo l’altro. L’intero edificio cadde su se stesso. Fu un crollo diagonale, con il cedevole lato orientale che tirò giù quello occidentale.
Secondo il NIST ci fu una causa primaria per il crollo: le colonne vicine alle incrinature stavano portando un carico eccezionalmente elevato. “Quello che le nostre analisi preliminari hanno mostrato è che tirando via anche solo una colonna su uno dei piani bassi” – dice Sunder – “si può causare un’evoluzione di crollo di tipo verticale, dunque l’intera zona dell’edificio viene giù”
Altri due fattori che possono aver contribuito sono tuttora oggetto di indagine: innanzitutto le capriate del quinto e settimo piano erano progettate per trasferire i cariche da un insieme di colonne ad un altro. Con le colonne della facciata sud apparentemente danneggiate, sarebbe stato comunicato un elevato stress da carico alle colonne dell’altra facciata portandole in questo modo oltre la loro capacità di carico e tenuta. Secondariamente c’è la questione dell’incendio al quinto piano, durato oltre sette ore. “Non c’erano pompieri alla torre 7” dice Sunder. Gli investigatori sono convinti che il fuoco sia stato alimentato da serbatoi di gasolio, carburante che molti affittuari impiegavano per far funzionare i generatori d’emergenza. La maggior parte dei serbatoi presenti nell’edificio erano abbastanza piccoli ma un generatore al quinto piano era collegato a un grosso serbatoio interrato attraverso una linea pressurizzata. Dice Sunder: “La nostra attuale ipotesi di lavoro è che la linea pressurizzata abbia fornito alimentazione [al fuoco] per un lungo tempo.”
WTC 7 avrebbe forse potuto resistere ai danni fisici che ricevette o al fuoco che bruciò per ore, ma I due fattori combinati – abbinati all’inusuale costruzione dell’edificio – sono stati sufficienti a innescare la reazione a catena del crollo.
(continua)

sabato, ottobre 21, 2006

il migliore statista del secolo, finché tace (2)

(Via Attentialcane)

Quattro aprile 2006:
E mentre Floris dava la parola a un’analista della notissima agenzia di rating Fitch, che esprimeva dubbi sulla tenuta dei conti italiani, Fini è esploso: «Ma che dice questo da Londra? È un’agenzia che conosce solo Floris, anzi: è l'agenzia di rating privilegiata da Rai3. Io non ho capito nulla - ha proseguito il leader di An - perché Floris non ha chiamato l’agenzia più famosa? Lei crede di essere furbo».

Venti ottobre 2006:
Il presidente di An respinge le accuse del governo che imputa ai predecessori il cattivo andamento dell'economia italiana e il peggioramento del rating comunicato ieri da Fitch e Standard & Poor: "Non mi convince il tentativo di
Prodi di dire che questi giudizi vengono per colpa dell'eredità del governo di centrodestra: la verità è che noi facemmo riforme strutturali mentre questa finanziaria non ha questo profilo", ha detto Fini.

Ad un ascoltatore che gli ha ricordato come in passato lo stesso Fini abbia messo in dubbio la credibilità di Fitch, il leader di An ha risposto: "Ciò vuol dire che gli italiani non dimenticano tanto facilmente. Per fortuna, e lo dico per me, non solo Fitch ma anche Standard&Poor dice la stessa cosa".

...e Giulietta è una zoccola, ricordiamo

Siccome il politically correct è morto è sepolto, vorrei razzisticamente ribadire che essere fischiati a Verona (per qualsiasi motivo) è stato, è e sarà sempre per me un titolo di merito.

giovedì, ottobre 19, 2006

e porco qui e porco là

Con tutta la buona volontà del mondo, non ce la farete.

Potete provare con la libertà d'espressione garantita dalla Costituzione. O scomodare il tabù sul volto di Maometto. Sfanculare il Moige. Tirar fuori l'archetipo della blasfemia toscanaccia. Ci proverete e proverete e proverete, ma su Ceccarini che bestemmia all'isola dei famosi non riuscirete a trovare niente di originale.

Perché non c'è niente. Di niente. La solita storia, il solito toscano, la solita provocazione, la solita punizione. E allora perché, mi chiedo io.

Non c'è niente di cui parlare? Le tasse. Fino a ieri sembravano così importanti, 'ste tasse. Forse cade il governo. Roma ha una metro che fa schifo (però ha un bel cinema). C'è un italiano sequestrato in Afganistan. Ehi, abbiamo anche un contingente in Libano. Un seggio all'ONU. Kim Jong Il. Il riscaldamento globale. Il buco dell'ozono. Qualunque cosa - sarà più originale. Una volta i blog volevano essere originali.

E poi avete paura che vi chiudano per legge. Vi chiuderete da soli, tra un po', per noia. Siete i primi ad annoiarvi. Adesso ho una tv a infiniti canali che mi ripete all'infinito le stesse cazzate di tg2 costume e società. Grazie tante. Siete più omologati di chi vi omologa, porci voi.

martedì, ottobre 17, 2006

noi siamo gli autarchici

Madrid, Londra, Roma. Ma qui chi ha bisogno del terrorismo islamico? Ci facciamo già abbastanza paura da soli.

innocents abroad (succede solo a NY)

Per la serie "non c'è nulla di più provinciale di un provinciale a Manhattan":
E' morto Gillo Pontecorvo, ho visto il suo capolavoro soltanto due anni fa. Al cinema. Ovviamente a New York. In Italia è impossibile che accada una cosa del genere.
E beh, si capisce, impossibile. A me era pur parso d'averlo visto - ma no, impossibile, lo fanno solo a New York.
Aspetta aspetta. Guarda su internet. Bologna, Cinema Lumière, lunedì 15 dicembre 1997, ore 17.45... sì, ma vuoi mettere? Tu che sei giornalista - classe media - ti compri il DVD coi contenuti speciali. Succede solo a NY. Da noi, cosa vuoi mai, ci facciamo prestare la videocassetta che Veltroni allegava all'Unità.

lunedì, ottobre 16, 2006

a voi le cose si son dette

In "N", di Berlusconi c'è veramente poco, poco, praticamente niente. Trenta secondi in cui Auteil s'incipria, capirai. Con tutto il relativismo culturale possibile, da una parte c'è Beethoven, dall'altra Mariano Apicella.

Però quando un film è grazioso, riesce a suggerire anche cose che probabilmente vanno al di là delle proprie ambizioni. Per esempio, nello scrittoio dei due fratelli io ci vedo tratteggiata una certa storia della letteratura italiana del secondo Novecento (nientemeno): dai diari e manifesti romantici, ai romanzoni memoriali e di genere. Pensateci. Forse è solo un pallino mio.

E poi c'è questa cosa curiosa e abbastanza illogica: improvvisamente, senza preavviso alcuno, Monica Bellucci ha imparato a recitare. E adesso chi la ferma?

uno non può esimersi dal pensare

Quando avevamo un Papa veramente ganzo, questi non aveva bisogno di andarsi a cercare le pallottole in Turchia.

(In bocca al lupo e complimenti, comunq).

Anche un negro può essere (il prossimo) stronzo

eddai firma

Rocca, pur condividendolo, non firma un appello dei Riformatori Liberali perchè c'è scritto "noi di centrodestra" mentre lui è di sinistra.
A nome di tutta la redazione di piste promettiamo che se anche dovesse cambiare idea e firmare, noi non cambieremmo comunque la nostra opinione su di lui. (questa la mia)

giovedì, ottobre 12, 2006

il gentiluomo si scusa, prima

"Non mi dica, mi scusi, sciocchezze".

(Alemanno a Rula Jebreal, Anno Zero, 5 minuti fa. Che ha perso l'occasione per rispondere: se ne vada, mi scusi, a fanculo)

"A Modena si limona poco"

frase pronunciata da ebi di polaroid l'ultima volta che l'ho visto.

il blog con le grupies

Adesso, seriamente.
Tenetevi le statistiche e il ranking, e il file excel coi blog più influenti e tutto il resto. Volete sapere cos'è un blog di successo?

Un blog di successo è quello con il box commenti infestato da non-ancora-ventenni che implorano il gestore di manifestarsi in carne ed ossa a questa o a quella manifestazione musicale. Insomma, che io sappia, un blog di successo è solo polaroid.

Il resto sono chiacchiere che gugòl e youtube spazzeranno via. Al piano terra di casa mia c'è una bottega che non vende più niente, ci vanno solo i vecchi a prendere il fresco. E' chiara la metafa?

mercoledì, ottobre 11, 2006

martedì, ottobre 10, 2006

Meccanici popolari vs. teorici della cospirazione/2

Prosegue lentamente la traduzione dell'inchiesta di Popular Mechanics che si propone di sfatare i miti attorno all'11 settembre
La prima parte la trovate qui
Vale il solito disclaimer su errori ed omissioni
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IL WORLD TRADE CENTER
Il crollo di entrambe le torri del Worl Trade Center e della più piccola WTC 7 qualche ora dopo ha inizialmente sorpreso persino qualche esperto. Ma successivi studi hanno mostrato che l’integrità strutturale del WTC è stata distrutta dall’intenso fuoco sviluppatosi nonché dai pesanti danni inflittile dagli aerei. Questa spiegazione non ha persuaso i teorici della cospirazione i quali sostengono che che tutti e tre gli edifici erano stati minati alla base e rasi al suolo con demolizioni controllate.

Widespread Damage
Asserzione: Il primo degli aerei dirottati si è schiantato tra il 94mo e il 98mo piano della torre nord del WTC, il secondo tra il 78mo e l’84mo della torre sud. L’impatto e l’incendio che ne seguirono bloccarono gli ascensori in entrambi gli edifici. Inoltre gli ingressi di entrambi gli edifici erano visibilmente danneggiati già prima del crollo. “NON C’E’ RAGIONE per la quale l’impatto di un jet causi un danno così esteso 80 piani sotto” dichiara un post sul sito web del San Diego Independent Media Center (http://sandiego.indymedia.org) . “E’ ovvio ed irrefutabile che anche altri esplosivi siano stati fatti detonare ai piani bassi della torre uno, nello stesso momento in cui l’aereo gli si schiantava contro.”

Realtà: dopo un rapporto preliminare della Federal Emergency Management Agency (FEMA) risalente a maggio 2002, è uscito un successivo e più completo studio proveniente dal National Institute of Standards and Technology (NIST), branca del Ministero del Commercio USA, nella primavera 2005. Il NIST ha condiviso le sue prime scoperte con PM e ha messo i suoi ricercatori di punta a disosizione del nostro team di reporter.
L’investigazione del NIST ha rivelato che i rottami dell’aereo hanno squarciato i condotti di servizio nel cuore della torre nord creando un corridoio per il carburante e il materiale infiammato. “E’ molto difficile documentare dov’è finito il carburante” dice Forman Williams, consulente del NIST ed esperto di combustione – “ma se è atomizzato e combustibile e trova una fonte di innesco, esplode”
Il combustibile in fiamme, scendendo attraverso i condotti degli ascensori li avrebbe mandati in panne e creato notevoli danni agli ingressi. La prima persona del NIST che abbiamo sentito testimonia che “alcuni ascensori si schiantarono giusto al suolo”. Secondo James Quintiere, professore di ingegneria all’universita del Maryland e consulente del NIST, “Le porte degli ascensori, già rotte, si aprirono sul pavimento dell’ingresso: ne fuoriuscirono le fiamme e ci furono i morti”. Un’osservazione simile fu fatta nel documentario francese “9/11” di Jules e Gedeon Naudet. Quando Jules Naudet si è trovato nell’ingresso della torre nord, pochi minuti dopo il primo schianto, vide delle persone in fiamme, una scena che trovò troppo raccapricciante per filmarla.

"Melted" Steel
Asserzione: “Abbiamo mentito” annuncia il sito web AttackOnAmerica.net. “La prima bugia è stata quella secondo la quale il carico di carburante degli aerei fu la causa del cedimento della struttura delle torri. Nessun fuoco prodotto da kerosene può bruciare ad una temperatura così alta da fondere l’acciaio.” Il post è intitolato “Dimostrazione della demolizione controllata del World Trade Center”

Realtà: il carburante dei jet brucia tra gli 800° e i 1500° F (gradi Fahrenheit), non sufficienti a sciogliere l’acciaio (2750°F). In ogni caso gli esperti concordano sul fatto che per provocare il crollo delle torri non ci fu bisogno di fusione della struttura d’acciaio, fu sufficiente la perdita di alcune delle caratteristiche di resistenza del metallo – cosa questa che richiede minor esposizione al calore. “Non ho mai visto acciaio fuso in un edificio andato in fiamme”, dice un ex capo dei Vigili del Fuoco di New York attualmente in pensione, Vincent Dunn, autore di The Collapse Of Burning Buildings: A Guide To Fireground Safety, “Ma ho visto molto acciaio contorto, deformato, incurvato e afflosciato. Quello che succede è che l’acciaio tenta di espandersi alle estremità, ma quando non riesce più a farlo si affloscia, cede, e il calcestruzzo che gli sta attorno si spacca.”

“L’acciaio perde il 50% della sua resistenza a 1100°F” rimarca l’ingegner Farid Alfawak-hiri dell’American Institute of Steel Construction “E a 1800° F si trova probabilmente a meno del 10% delle caratteristiche originarie”
Il NIST ritiene anche che una grande quantità delle sostanze isolanti che erano state spruzzate sulle strutture metalliche degli edifici al momento della costruzione fu espulsa, almeno dai fasci d’acciaio che si trovarono sul percorso degli aerei, lasciando il metallo più vulnerabile al calore.

“Ma il carburante degli aerei non era l’unica cosa che bruciava” nota Forman Williams, professore di ingeneria alla University of California di San Diego, uno dei sette ingegneri delle strutture ed esperti di incendi consultati da PM. Ci dice anche che se il carburante fu uno dei catalizzatori degli incendi al WTC, l’inferno che ne risultò fu intensificato dalla combustione del materiale contenuto negli edifici, che includeva tappeti, tende, mobili e carta. Il NIST scrive nella sua relazione che il fuoco toccò i 1832°F

“Il carburante degli aerei fu la causa dell’innesco” dice Williams a PM. “Bruciò per circa 10 minuti, dopodichè le torri stavano ancora in piedi. Fu il resto del materiale bruciato successivamente ad essere reponsabile della trasmissione del calore che alla fine le buttò giù.”

Puffs Of Dust
Asserzione: Durante il crollo di entrambe le torri sono chiaramente visibili nuvole di polvere e detriti espulsi dai lati dell’edificio. Un’inserzione pubblicitaria del libro Painful Questions: An Analysis Of The September 11th Attack sul New York Times fa questa dichiarazione: le nuvolette di calcestruzzo sparato fuori dagli edifici non sono possibili in un semplice crollo. Si sviluppano in seguito a esplosioni” Numerosi teorici della cospirazione citano Van Romero, un esperto di esplosivi e vice presidente del New Mexico Institute of Mining and Technology, una cui dichiarazione a proposito dell’ 11 settembre venne riportata dall’ Albuquerque Journal: “C’erano congegni esplosivi negli edifici, furono quelli a causarne il crollo” – l’articolo continua “Romero dice che il crollo delle strutture assomiglia a quelli delle esplosioni controllate utilizzate per demolire i vecchi edifici”

Realtà: Una volta che ciascuna torre ha cominciato a crollare, il peso di tutti i piani sopra la zona collassata frana con forza polverizzatrice sull’ultimo piano intatto. Non essendo in grado di assorbire questa enorme quantità di energia, quel piano crolla a sua volta trasmettendo tutte le forze al piano sottostante, permettendo in questo modo il progresso del crollo lungo tutto l’edificio in una reazione a catena. Gli ingegneri chiamano questo processo "pancaking” e non richiede esplosioni per cominciare secondo David Biggs, ingegnere strutturale alla Ryan-Biggs Associates, membro della American Society of Civil Engineers (ASCE) che lavorò sul rapporto della FEMA.
Come tutti gli edifici contenenti uffici, le torri del WTC ospitavano un enorme volume di aria. Quando crollarono un piano sopra l’altro secondo il modello "pancaking," tutta quest’aria insieme al calcestruzzo e altri rottami polverizzati dalla forza del crollo fu espulsa con enorme energia. “Quando hai una parte significativa di un piano che crolla, questa sparerà aria e polvere di cemento fuori dalla finestra” dichiara a PM il capo degli investigatori del NIST, Shyam Sunder - “Queste nuvolette di polvere possono creare l’impressione di una demolizione controllata” aggiunge “ma è il piano che collassa secondo il modello pancaking che porta a questa sensazione”
All’esperto di demolizioni Romero dispiace che i suoi commenti sull’Albuquerque Journal siano diventati mangime per teorici della cospirazione. “Sono stato frainteso dicendo che pensavo che fossero gli esplosivi ad aver tirato giù gli edifici” dice a PM – “io ho solo detto che questo era quello che sembrava”
Romero, che concorda con le conclusioni scientifiche secondo le quali fu il fuoco ad innescare i crolli, chiede una rettifica da parte del Journal. E’ stata pubblicata il 22 settembre 2001, “Mi sono sentito come se la mia reputazione scientifica fosse in discussione.” Ma Emperors-clothes.com ci ha visto dietro qualcos’altro: “il principale finanziatore dell’istituto di ricerca di Romero è il Pentagono. Direttamente o indirettamente sono state fatte pressioni per forzare Romero a ritrattare le sue dichiarazioni originali.” Risponde Romero: “I teorici della cospirazione se ne vengono fuori dicendo che il governo mi controlla. Questa è la cosa più lontana dalla realtà- E’ stato un albatross attorno al mio collo per tre anni” (un albatross attorno al collo è un’espressione dall’ origine poetica ma equivale più o meno all’emiliano “un cane attaccato ai maroni” – ndT)
(continua)

lunedì, ottobre 09, 2006

Politkovskaja

Mentre qui da noi mi pare prevalga la tesi della "martire per la libertà d'opinione", che si batteva per denunciare i crimini russi in Cecenia, stamattina la rassegna stampa internazionale di Radio3 segnalava questo articolo tratto da Kavkazcenter, "Chechen independent international Islamic Internet news agency", secondo cui la giornalista Anna Politkovskaja, sarebbe stata in realtà un agente dell'FSB, eliminiata dai suoi stessi colleghi.

mercoledì, ottobre 04, 2006

Film satanici/2 - Rambo III


I mujaheddin afghani sono gente semplice, leale e timorata di Dio che lotta per resistere all'invasione militare di una laica e brutale potenza straniera. Che per giunta ha anche il coraggio di chiamarli terroristi.
Ad aiutarli c'è John Rambo e l'America buona. E' il 1988.

lunedì, ottobre 02, 2006

mi sanguina il cuore per... Marco Taradash e il suo gippone

Oggi mi sento partecipe al dolore di Marco Taradash, che non trova una sola ragione al mondo per pagare una tassa sul suo SUV. Ma infatti:
I Suv sono veicoli a quattro ruote come gli altri, che a parità di cilindrata inquinano come gli altri poiché sono obbligati a rispettare le stesse regole, che vanno a benzina a Diesel o a Gpl o metano come gli altri, che costano come gli altri. E consumano quanto o meno delle normali auto di lusso. Sono usati nell’Italia rurale o montana per ragioni pratiche, in quella urbana per ragioni che non spetta allo Stato sindacare.
Notate quella sfumatura di riformismo liberale: "non spetta allo Stato sindacare".
Si deve fare un po' i cazzi suoi, questo Stato. Come ai bei tempi del Decreto Tremonti: sei un padroncino? Bravo padroncino. Comprati un regalino e chiamalo "investimento produttivo", e io Stato te lo finanzio. Non voglio sapere cos'è. Magari ha quattro ruote, magari ne ha anche una grossa di scorta dietro. Magari ti serve per portare tuo figlio a casa da scuola, o a tua moglie per sistemare i sacchi della spesa. Non spetta a me sindacare. E va bene.

Ma se a un privato, come me, resta un dubbio? Voglio dire, com'è che è tutto pieno di gipponi, qua fuori, e siamo al centro della valpadana e l'ultima palude è stata bonificata 600 anni fa? Non spetta allo Stato sindacare, ma io sono libero di pensare che qualcuno ha fatto degli investimenti produttivi veramente del cazzo? C'entrerà qualcosa col fatto che da noi la piccola impresa tutto sommato sta andando male? perché non è riuscita a re-inventarsi, ma solo riuscita a procurarsi un gippone da guidare sull'asfalto per ragioni che non spetta allo Stato sindacare?

Però, per carità, i Suv consumano come tutti gli altri veicoli - a parità di cilindrata. Qualunque cosa questo voglia dire, glielo spiegate a Wikipedia? Perché io avevo capito tutt'un'altra cosa.
noi Riformatori Liberali ci costituiamo da oggi in Suviet (SUV Incazzati E Terribili). Chiamiamo perciò all’appello contro la tassazione di “classe” tutti i Suvieti d’Italia per manifestazioni popolari e un po’ burine a difesa della libertà, del mercato, e perfino della Nazione (visto che soltanto da pochi mesi l’industria automobilistica italiana ha messo in commercio, con colpevole ritardo, i suoi primi modellli di Suv).
Non crediate che scherziamo.
Ci mancherebbe anche che credessimo che scherzate. Capiamo benissimo il vostro dolore, e vi siamo vicini.
Se sentite delle pernacchiette, è solo un problema al motorino di accensione.

Meccanici popolari vs. teorici della cospirazione/1

Qui sotto trovate la traduzione della prima parte del reportage, risalente a marzo 2005, con cui la rivista americana Popular Mechanics si propone di sfatare i miti nati attorno all'11 settembre.
Questa settimana Diario gli dedica la copertina.
Qui trovate un'introduzione di Enrico Deaglio.
Qui invece il video "Confronting the evidence", recentemente trasmesso dal programma Rai Report.
Qui la versione italiana del sito capofila dei teorici della cospirazione Reopen911.com

Disclaimer: questo è il frettoloso lavoro di un dilettante, non di un traduttore. Ogni errore ed omissione potete segnalarli nei commenti.
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Dal momento in cui il primo aeroplano si è schiantato sul World Trade Center, la mattina dell’ 11 settembre 2001, il mondo ha posto una semplice ed esigente domanda: come è potuto accadere ?

Tre anni e mezzo dopo, non tutti sono convinti che conosciamo la verità- Andate su Google.com, digitate “World Trade Center conspiracy” e riceverete link a circa 628.000 siti web. Più di 3.000 libri sull’ 11 settembre sono stati pubblicati; molti di questi rifiutano la versione ufficiale che i dirottatori in combutta con Bin Laden e Al Qaeda hanno guidato aerei civili dirigendoli contro i simboli degli Stati Uniti.

Il sano scetticismo,almeno così pare, è cagliato in paranoia. Leggende cospiratorie allo stato brado sono diffuse tutti i giorni su internet, radio e negli altri media. Foto sfocate riportate fuori contesto e resoconti abbozzati di testimoni oculari hanno ispirato una ridda di elaborate teorie: il Pentagono è stato colpito da un missile; il World Trade Center è stato raso al suolo da ordigni per demolizioni controllate; il volo 93 è stato abbattuto da un misterioso jet bianco. Per quanto bizzarre suonino, queste versioni sono sempre più accettate all’estero e tra gli estremisti qui negli Stati Uniti

Per investigare 16 tra le più comuni asserzioni fatte dai teorici della cospirazione, POPULAR MECHANICS ha messo insieme un team di nove ricercatori e reporter che, insieme con i redattori di PM, hanno consultato più di 70 professionisti nei campi che interessano i contenuti di questa rivista, inclusa aviazione, ingegneria e difesa.

Alla fine siamo stati capaci di smontare ciascuna di queste asserzioni con l’evidenza delle prove e una sana dose di buon senso. Abbiamo scoperto che alcune di queste teorie sono basate su qualcosa di così innocente come un errore di trascrizione in quel caotico giorno che fu l’11 settembre. Altre sono prodotti di ciniche immaginazioni che si prefiggono di ingenerare sospetti e animosità nel pubblico dibattito. Solo confrontando queste velenose asserzioni con i fatti irrefutabili possiamo veramente capire cosa realmente accadde in un giorno che è fissato per sempre nella Storia. – La Redazione

GLI AEREI

La versione ufficiale secondo la quale i dirottatori hanno diretto e fatto schiantare quattro aeroplani è supportata da risme di prove, dalle registrazioni nelle cabine di pilotaggio ai risultati forensi al fatto che gli equipaggi e i passeggeri non sono mai tornati a casa. Nonostante ciò, le teorie cospiratorie si impossessano di una manciata di “fatti” per sostenere uno scenario molto diverso: i jet che hanno colpito New York e Washington D.C, non erano aerei civili, loro dicono, ma qualcos’altro, forse aerei cisterna o missili guidati. E la mancanza di intervento militare ? Secondo i teorici della cospirazione prova che il governo degli Stati Uniti ha provocato o permesso gli attacchi per promuovere interessi petroliferi o un’agenda di guerra.

Where's The Pod?
Asserzione:
appena prima che il volo 175 della United Airlines colpisse la torre sud del World Trade Center, le inquadratuire di fotografi e operatori video mostrano un oggetto sotto la fusoliera, alla base dell’ala destra. Il film "911 In Plane Site" e il sito web LetsRoll911.org dicono che nessun oggetto di questo tipo si trova in un Boeing 767 e ipotizzano che questo “Pod” militare (un Pod è un container aerodinamico che viene montato sotto gli aeroplani e che può contenere, per esempio, equipaggiamento elettronico - ndT)sia un missile, una bomba o un pezzo dell’equipaggiamento di un aereo cisterna da rifornimento. LetsRoll911.org punta su questo come prova del fatto che gli attacchi sono un “lavoro interno” autorizzato dal “Presidente George Bush che ha pianificato e progettato l’11 settembre”.

Realtà: Una delle più chiare, più viste immagini del carrello del disgraziato jet è stata presa dal fotografo Rob Howard e pubblicata sul New York magazine e altrove. PM ha inviato un’immagine digitale scannerizzata della foto originale a Ronald Greeley, direttore dello Space Photography Laboratory presso l’università statale dell’Arizona. Greeley è un esperto nel determinare forma e caratteristiche delle formazioni geologiche analizzando immagini basate su effetti di luci ed ombre. Dopo aver studiato l’immagine ad alta risoluzione e averla comparata alle foto del carrello di un Boeing 767-200ER, Greeley ha escluso l’idea che la foto di Howard riveli un Pod. In effetti la foto rivela solo la normale carenatura del Boeing, una pronunciata protuberanza contenente l’attrezzatura per l’atterraggio. La sua conclusione è stata che la luce solare, scintillando, ha esagerato l’aspetto della carenatura. “Come una scintilla causa una fioritura (ingrandimento) sulla pellicola” - ha scitto in una mail a PM - “ che tende ad essere amplificato nelle versioni digitali dell’immagine. I pixels sono saturati e tendono a ‘riversarsi’ su quelli adiacenti”. Quando gli è stato chiesto dei Pod attaccati agli aerei civili, Fred E. Culick, professore di aeronautica presso il California Institute of Technology, ci ha dato una categorica risposta: “E’ una stronzata. Stanno veramente esagerando”.

No Stand-Down Order
Asserzione: Nessun jet militare è stato fatto decollare da nessuna dell 28 basi dell’Air Force che si trovano nel raggio dei quattro aeroplani dirottati. “L’11 settembre Andrews aveva due squadre di aerei militari col compito di proteggere i cieli sopra Washington D.C.,” dice il sito web emperors-clothes.com. “Hanno fallito nel compiere il loro lavoro.” “C’è solo una spiegazione per questo, “ scrive Mark R. Elsis di StandDown.net.” “All’Air Force fu ordinato di stare a terra l’11/9”

Realtà: L’ 11/9 c’erano solo 14 jet militari in stato di allerta nei 48 stati contigui. Nessuna rete di computer o allarme automatico hanno allertato il North American Air Defense Command (NORAD) di aeroplani dispersi. “Loro [il “civilian Air Traffic Control” o ATC] hanno dovuto letteralmente prendere in mano il telefono e fare il numero” dice il maggiore Douglas Martin dell’ufficio relazioni esterne del NORAD. Il centro di Boston, una delle 22 strutture ATC dell’Aviazione Civile americana ha chiamato il NORAD Northeast Air Defense Sector (NEADS) tre volte: alle 8.37, per informare il NEADS che il volo 11 era stato dirottato; alle 9.21 per informare l’agenzia, erroneamente, che il volo 11 era stato diretto su Washington (l’aereo aveva colpito la torre nord 35 minuti prima); alle 9.41 per identificare (erroneamente) il volo 1989 della Delta Air Lines da Boston come un possibile dirottamento. L’ATC di New York ha chiamato il NEADS alle 9.03 per riferire che il volo 175 della United era stato dirottato – nello stesso momento l'aereo si schiantava contro la torre sud. Pochi minuti dopo la prima chiamata dall’ATC di Boston, il NEADS faceva decollare due F-15 dalla base Otis dell’Air Force di Falmouth, nel Massachusetts e tre F-16 da Langley, la base della Guardia Nazionale presso Hampton, in Virginia. Nessuno dei caccia è arrivato nei pressi degli aerei dirottati.
Perché l’ATC non poteva trovare gli aerei dirottati ? Quando i dirottatori hanno spento i transponder degli aerei, gli apparecchi che trasmettono i segnali di identificazione, l’ATC ha dovuto cercare tra 4.500 identici segnali radar che si intersecano sui corridoi di volo più trafficati degli Usa. E il sofisticato radar del NORAD ? Cinge il continente ma guarda verso le minacce proveniente dall’esterno, non dall’interno. “Era come una ciambella” dice Martins. “Non c’era copertura nel mezzo”. Prima dell’11 settembre, i voli originati negli Stati Uniti non erano visti come minacce e il NORAD non era preparato a tracciarli.

Flight 175's Windows
Asserzione: L’11 settembre il telegiornale della FOX trasmette un’intervista telefonica con Marc Birnbach, operatore dell’emittente. Secondo 911inplanesite.com "Bernback" nel corso della diretta disse che l’aereo “ schiantato contro la torre sud non aveva l’aspetto di un aereo civile”. “Non vidi alcun finestrino sui lati”
Abbinate a fotografie e video del volo 175 cui manca la risoluzione per mostrare i finestrini, le dichiarazioni di Birnbach hanno corroborato una delle teorie cospirative più largamente citate, quella che la torre sud fu colpita da un aereo cargo militare o un’aerocisterna da rifornimento.

Realtà: Birnbach, che all’epoca era un operatore video freelance, dice a PM che si trovava più di 2 miglia a sud est del WTC, a Brooklin, quando vide brevemente un aeroplano volargli sopra. Dice che, in effetti, non vide l’aereo colpire la torre sud, ma sentì solo l’esplosione.

Mentre guidava un’investigazione della Federal Emergency Management Agency (FEMA) sul crollo delle torri, W. Gene Corley studiò i rottami dell’aeroplano. Un ingegnere delle strutture, insieme al Construction Technology Laboratories, una società di consulenza con sede a Skokie, Illinois. Corley e il suo gruppo fotografarono resti dell’aereo sul tetto del WTC 5, incluso un pezzo della fusoliera che chiaramente aveva finestrini passeggeri. “E’…dell’aeroplano della United Airlines che colpì la torre 2” dichiara piattamente Corley. Rivedendo un filmato dello schianto preso da un servizio di ABC news, Corley è stato in grado di tracciare la traiettoria dei frammenti che aveva studiato, inclusa una sezione del carrello di atterraggio e una parte di un motore - come si dilaniarono attraverso la torre sud, uscirono dal lato nord dell’edificio e caddero dal cielo.

Intercepts Not Routine
Asserzione: “E’ stata procedura operativa standard per decenni quella intercettare immediatamente aeroplani fuori rotta che non rispondono alle comunicazioni dei controllori di volo” dice il sito web oilempire.us “Quando l’Air Force fa decollare dei caccia intercettori, questi normalmente raggiungono l’aeroplano in questione nel giro di minuti.

Realtà: Nel decennio precedente l’11/9, il NORAD intercettò solo un aereo civile sul nord America: il jet del golfista Payne Stewart, nell’ottobre del 1999. Con passeggeri ed equipaggio privi di conoscenza causa la decompressione della cabina, l’aereo perse i contatti radio ma conservò quelli tramite transponder fino al momento in cui si schiantò al suolo. Nonostante questo, ci volle 1 ora e 22 minuti perché un F-16 riuscisse a raggiungerlo. Prima dell’11 settembre, tutte le altre intercettazioni del NORAD erano limitate alle Air Defense Identification Zones (ADIZ) sul mare. “Fino all’11 settembre non c’erano ADIZ dentro ai confini USA” dice a PM il portavoce dell’aviazione civile americana (FAA) Bill Schumann. Dopo l’11 settembre NORAD e aviazione civile hanno accresciuto il loro livello di cooperazione, mettendo a punto linee dirette tra ATC e centri di comando NORAD. Il NORAD ha anche accresciuto la copertura aerea dei caccia e ha installato radar per monitorare lo spazio aereo del continente.

domenica, ottobre 01, 2006

mi sanguina il cuore per... Vittorio Zambardino

In questi giorni di finanziaria, in Rete, i professionisti si scoprono in lutto. Devono pagare più tasse, è inaudito! Sentiamoci partecipi al loro dolore, aiutiamoli ad attraversare questa valle di lacrime, anche con qualche accorgimento pratico. Cominciamo con Vittorio Zambardino, giornalista tecnologico:
Ho fatto un po' di conti: si tratterà di tagliare quei due ristoranti al mese fatti per piacere e non per obbligo di lavoro, quei tre o quattro week end fuori l'anno (Così imparano a far le mostre d'arte a giro per l'Italia e non tutte qui vicino a casa mia), qualche libro in meno, qualche dvd non ne parliamo proprio, e l'eventuale gadget (l'anno scorso l'iPod), visto che poi il grosso se ne va per mantenere i figli e pagare casa, che sono attività riservate a noi ricchi. Essenzialmente.

(A parte poi arriverà il battutone delle pensioni: più tardi, più piccola.)

Vediamo, allora.
I ristoranti si possono sostituire con le pizzerie. E ci sono posti che con 3,5 euro di aperitivo ti permettono di strafogarti d'ogni ben di Dio, basta imparare a sforchettare i maccheroni in piedi con nonchalance.
I libri si possono prenotare nelle biblioteche, che però non funzionano in ogni città.
I dvd, avevo sentito parlare di gente che compra i dvd, ma io personalmente non li ho mai visti e non ci credo. I dvd stanno nei videonoleggi e si prendono in casa con tre euro massimo.
L'iPod dell'anno scorso, ti do una bella notizia, funzionerà ancora per un anno. Forse.
I figli e la casa sono roba da ricchi, ti confermo.

Le pensioni... mi dispiace, non posso aiutarti, non conosco questa parola.